di Paolo Loda
Ora che la nave è stata condotta in un porto sicuro, al riparo dai marosi del passato, Pierpaolo Soffientini ha lo sguardo soddisfatto dell'ammiraglio consapevole di aver portato a compimento una missione delicata. Sono stati anni intensi gli ultimi due per il presidente della Fondazione Finalpia e per il suo consiglio di amministrazione. La messa in liquidazione della Obras, società titola-re del vecchio contratto di gestione della struttura alberghiera, la necessità di assorbire un colpo giunto inaspettato che ha avuto riflessi sulla situazione finanziaria dell'ente morale proprietario dell'ex colonia marina dei cremaschi, la messa in sicurezza di finanze e patrimonio immobiliare grazie agli accordi stretti con nuovi gestori (Comfort Hotel&Resort) ed istituti di credito sono un'ipoteca importante sul futuro a tinte rosa che attende quel pezzo di Crema che si affaccia sul Mar Ligure. Adesso l'operazione rinascita, già entrata nel vivo, passa anche attraverso l'attenzione al progetto del territorio e delle sue istituzioni. Per questa ragione Soffientini nei giorni scorsi ha ospitato la delegazione di amministratori cremaschi capitanati dal sindaco Stefania Bonaldi nell'hotel a 4 stelle affidato ad un altro cremasco, Antonio Denti. «È l'interesse dei Comuni e delle associazioni - confessa Sof-
L'hotel e in alto gli amministratori con Soffientini
fientini - non manca». In fondo c'è un patrimonio di 2200 giorni an-nui di soggiorno a tariffa calmiera-ta da valorizzare. «L'ultimo - analizza il presidente della Fondazione - è stato un anno particolarmente interessante per diversi aspetti. Intanto perché una situazione che si era fatta precaria si è trasformata nel rapporto soli-do con l'attuale conduttore. Uno dei passaggi fondamentali riguar-da il fatto che ora il nostro ente è totalmente proprietario di immo-bile e pertinenze». Strategici in questo senso si sono rivelati gli ac-quisti degli arredi (di pregio) e di 52 parcheggi. «Operazione - prosegue Soffientini - che si è conclusa attraverso l'accordo stretto con il Banco Popolare. Certezze che ci hanno permesso, con grande soddisfazione mia e del consiglio di amministrazione di prolungare di altri 5 anni il contratto con il conduttore alle stesse condizioni del precedente». L'equilibrio della situazione finanziaria, il recupero di un patrimonio immobiliare del valore di svariati milioni di euro e l'interesse strategico dei gestori permette di mettere in campo nuove strategie (rispetto all'accesso alla spiaggia che con la realizzazione dell'ascensore non avrà più barriere) e una programmazione capillare a beneficio delle fasce d'utenza più deboli. «In questo momento - conclude Soffientini -la Fondazione non è ancora in grado di contribuire direttamente per ridurre i costi del soggiorno, ma la richiesta specifica fatta al conduttore rispetto alle tariffe da applicare e le risorse messe a disposizione in collaborazione con l'associazione Popolare Crema per il territorio e Banco Popolare, somme di 500 e 1000 euro restituibili praticamente a costo zero, sono un preciso segnale». Così Finalpia si prepara a scrivere un nuovo capitolo della propria storia «Da imprenditore - sorride Soffientini - vista la situazione complicata che si era creata, in passato pensai: ma chi ce Io fare, meglio vendere. Invece, sempre muovendomi da imprenditore, ecco che abbiamo raddrizzato la situazione. E ora i crema-schi possono godere di questo spettacolo». Inriva al mare.
LA COLONIA CLIMATICA
Una storia nata nel 1871
L'Opera Pia Marina e Climatica Cremasca di Finale Ligure nacque nel 1871 per iniziativa di privati cittadini che fondarono il Comitato per la Cura Balnearia degli Scrofolosi Poveri della Città di Crema. Nel corso del tempo migliaia di bambini hanno soggiornato nella struttura che poi cadde in disgrazia. Il recupero è degli anni 2000, con la rinascita della Casa soggiorno e la nascita di un prestigioso albergo.